Momenti di commozione ma anche di gioia durante la 17° edizione del “Sì all’Uomo” Premio nazionale “Domenico Allegrino”, che si è tenuta all’auditorium Flaiano di Pescara e che è stata incentrata sulle tematiche dell’adozione, dell’affido e della povertà educativa.
Il riconoscimento viene attribuito a “figure che si sono distinte per avere curato, a proprio modo, le ferite di persone fragili, mettendo in pratica i valori dell’accoglienza e della solidarietà” e quest’anno ha avuto un‘importanza ancora più rilevante poiché ricorrono il 25° anniversario della scomparsa di Domenico Allegrino e il ventennale dell’associazione a lui intitolata.
Davanti ad un folto pubblico costituito da rappresentanti delle istituzioni, volontari, famiglie e cittadini, ha ricevuto il premio la pedagogista Viviana Bucciarelli, 47 anni, docente della scuola primaria, residente a Veduggio con Colzano, un Comune lombardo in provincia di Monza e della Brianza, madre adottiva di un bambino con bisogni speciali, che oggi ha 9 anni, e affidataria di una ragazza sedicenne, per la quale ha avviato la procedura di adozione.
“La storia di Viviana è stata scelta tra molte altre perché è una persona che ha detto e continua a ripetere ogni giorno il suo ‘Sì all’Uomo’ – ha spiegato Antonella Allegrino, presidente dell’associazione – Ha accolto in famiglia un bambino di tre anni e mezzo definito, con un termine spiacevole, ‘incollocabile’ perché con una gravissima disabilità cognitiva e ha preso in affido una bambina, sempre di tre anni, che aveva una situazione familiare estremamente difficile. È una donna di straordinaria umanità, una madre gioiosa e piena di vita, una donna coraggiosa che non si piange mai addosso e che continua a combattere per i diritti dei propri figli e di tutti quei minori con bisogni speciali, che spesso restano nelle comunità perché nessuno vuole accoglierli. Mi auguro che il suo messaggio abbia conquistato il cuore del pubblico che ha assistito alla manifestazione”.
“Quando ho accolto Daniela in affido sine die aveva 3 anni e viveva in comunità – ha spiegato Viviana Bucciarelli alla platea – Carmine è arrivato 7 anni dopo. La relazione che avevo letto su di lui era spaventosa: parlava di gravissimi atti di autolesionismo e della totale incapacità di interagire con le persone. Ho scelto di dire il mio ‘Sì all’Uomo’. Oggi Carmine è tanto felice, si relaziona con il prossimo, è circondato da amici, va a scuola e fa sport. Mi piace dire che per compiere una scelta di questo tipo ci vuole una consapevole leggerezza. La consapevolezza è necessaria perché arrivano a casa bambini con uno ‘zainetto’ sulle spalle carico di fatiche e bisogna accoglierli pienamente. Ma la vera chiave è la leggerezza: è indispensabile buttare il cuore oltre l’ostacolo per capire che la genitorialità adottiva o affidataria di bambini con bisogni speciali non è di serie b e che porta con sé positività. Non potrò gioire per la laurea di Carmine, che forse non prenderà mai, ma festeggio per ogni piccolo traguardo che raggiunge. Con l’amore di una famiglia, questi bambini si trasformano in maniera miracolosa. Non serve essere un super eroe, serve dire il proprio ‘sì’ e comprendere che la disabilità non è associata all’infelicità. Andate a conoscere famiglie che hanno fatto questo tipo di scelta – ha concluso rivolgendosi al pubblico – Sicuramente c’è molta fatica, ma vedrete anche tanta gioia!”. Al termine della testimonianza, Antonella Allegrino e Assunta Di Bucchianico, vedova di Domenico Allegrino, hanno consegnato a Viviana Bucciarelli una scultura in pietra bianca della Majella realizzata appositamente per il “Sì all’Uomo” dall’artista pescarese Luigi D’Alimonte e dal titolo “Ti accolgo.
Hanno portato il loro saluto alla manifestazione il sindaco Carlo Masci, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, il Commissario della Commissione adozioni internazionali presso la presidenza del Consiglio dei Ministri Monia Scalera, la Garante regionale per l’infanzia Maria Concetta Falivene e il presidente del Centro servizi volontariato Abruzzo Casto Di Bonaventura.
Nel corso della manifestazione sono stati premiati con borse di studio, destinate all’acquisto di materiale didattico, Mattia Belfiore, Maria Lorenza Ferrara, Luiza E. Stefan, studenti del Liceo musicale, artistico e coreutico MiBe di Pescara, che hanno partecipato al concorso-calendario sul tema “La mia vita, che capolavoro!”.
La seconda parte della cerimonia è stata dedicata a “Cuori in volo. Concerto Disney per l’amore che non ha confini” diretto e arrangiato dal maestro Emanuele Rosa. Sul palco dell’auditorium Flaiano sono saliti circa 50 bambini, dai 4 ai 10 anni, che hanno cantato in coro brani tratti dai più celebri film della Walt Disney. I piccoli coristi appartengono alle scuole: Accademia musicale Ams di Spoltore, Accademia musicale Culturando di Crecchio, Liceo Maior di Pescara, Accademia musicale angolana, Accademia delle Arti Antonio Cericola di Pescara e Voci di Ripa di Ripa Teatina.
L’entusiasmo e la bravura dei piccoli coristi e la bellezza delle canzoni dei film Disney hanno emozionato il pubblico, che ha applaudito a lungo al termine del concerto.
Hanno accompagnato il coro: al pianoforte Concetta Petaccia, al basso elettrico Luigi Blasioli, alla tromba Marco Vignali, al sax David Perpetuini, alla batteria Giacomo Parone, vocalist Nicole Massanisso, Federica De Angelis e Michela Mambella.
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