Parla di persone alle persone. Ecco perché ogni anno è sempre seguito con così grande trasporto e coinvolgimento il Premio Nazionale “Sì all’Uomo, Domenico Allegrino”, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. Certo, le persone che raccontano le proprie storie sono persone semplici ma anche speciali, coraggiose, forti e dal nobile animo. Sono persone che la vita ha messo a dura prova ma che hanno saputo raccogliere e vincere la sfida che il destino ha loro lanciato.
L’iniziativa “Sì all’Uomo” è stata ideata e realizzata per la prima volta nel 2007 in occasione del ricordo della morte di Domenico (29 marzo 1999) dall’Associazione a lui intitolata. Cornice dell’evento, come negli anni precedenti, l’Auditorium “Flaiano” di Pescara.
L’evento, dopo la proiezione di due video di presentazione delle attività della Onlus, si è aperto subito nel segno della musica, grazie alla partecipazione del Coro “The Precious Gospel Singers” di Pescara. Il Gospel, non a caso, è la musica della gioia, della speranza, della liberazione. Questo Coro, che dopo aver aperto l’incontro è di nuovo intervenuto durante e in chiusura dell’evento, è stato fondato nel 2004 da Giulia Martella e, dal suo debutto ad oggi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato invitato ad importanti manifestazioni in varie città italiane. In tutti sono stati 7 i brani famosi reinterpretati in chiave Gospel dai tanti membri del Coro.
Dopo la musica, le parole.
La prima a salire sul palco è stata Antonella Allegrino, Presidente dell’Associazione “Domenico Allegrino” Onlus, che ha ricordato il significato della manifestazione: “Ogni anno celebriamo donne e uomini comuni che fanno notizia per il coraggio e per la forza con cui affrontano o hanno affrontato vite particolari; gente che dedica la propria vita agli altri, testimoni di difficoltà, disagi, povertà, ferite che in molti casi resterebbero senza alcun conforto. Quest’anno abbiamo scelto tre storie molto diverse tra loro ma tutte segnate dalla straordinaria forza d’animo di chi oggi è qui per essere premiato. Le tre storie di Marina Di Zio, Zelinda Elmi e Francesca Fegadoli, sono tre storie che urlano al mondo una voglia smisurata di vivere, nonostante tutto, nonostante un destino beffardo, come nel caso di Marina e di suo figlio Michael, o di problemi di salute come per Zelinda e ancora per i due figli persi da Francesca. Sono tre testimonianze non solo di autentica solidarietà ma anche sulla bellezza della vita e dell’esistenza, sul suo significato, che abbiamo voluto condividere con il pubblico presente e in particolare con i tantissimi ragazzi delle scuole di Pescara e di Chieti che hanno seguito l’evento”.
Le persone che quest’anno hanno ricevuto lo speciale riconoscimento dell’Associazione “Domenico Allegrino” Onlus sono tre.
A ricevere il riconoscimento per prima è stata Francesca Fegadoli, socia fondatrice della Onlus “Comunione Mariana”, moglie e mamma di tre bambini, ma che ha già affrontato cinque parti naturali.
“Volevo vederla viva, anche solo per un momento. Volevo benedirla. Volevo, volevo, volevo…”. Era questo il pensiero fisso di Francesca perché ogni esistenza, anche dovesse durare solo pochi minuti, risplende di bellezza. Così, nonostante un destino segnato già prima del concepimento, Francesca ha deciso di far nascere e portare al Cielo prima Mattia e poi, 8 anni dopo, Chiara, per donare loro l’eternità. Oggi, dopo cinque parti naturali, Francesca è madre di tre bellissimi bambini: Giulia, Daniele, Anna.
Dopo di lei sul palco è salita Zelinda Elmi per ricevere il secondo riconoscimento della giornata. Zelinda è una donna affetta da una rara forma di disabilità, che non ha permesso negli anni al suo corpo di crescere in altezza (è infatti alta 80 cm.) ma che non ha intaccato il suo animo. Scrittrice e autrice del libro autobiografico “Una piccola, grande vita”, Zelinda ha saputo accettare la propria diversità fisica trovando, grazie alla fede, la chiave per la riscoperta della gioia, che risiede nelle relazioni umane più profonde e autentiche. La sua è stata una testimonianza sul vivere serenamente la propria vita e sul profondo valore dell’esistenza.
Dopo un secondo intervento del Coro Gospel con l’interpretazione di altri due brani, è arrivato il momento della premiazione di Marina Di Zio, madre del giovane Michael di Alanno, scomparso tragicamente poco più di due mesi fa, lo scorso 20 gennaio, dopo un tragico incidente in moto a seguito del quale la famiglia ha acconsentito, nonostante l’immenso dolore, alla donazione degli organi in un gesto di grande altruismo che ha regalato la vita ad altre persone.
Marina, sul palco per raccontare questa struggente storia di dolore e di risposta ad una sorte inesorabile, ha ripercorso con commozione il dolore di quei giorni e raccontato quanto ancora oggi sta facendo per sensibilizzare i giovani, in primis chi conosceva direttamente Michael, su tanti temi legati alla vita e alla solidarietà.
I tre ospiti, come ogni anno, sono stati premiati con un’opera realizzata in esemplari unici dall’artista Nadia La Torre.
All’evento, inoltre, erano presenti più di 200 ragazzi di 6 scuole, segnatamente:
1) Scuola secondaria di I grado “ILARIA ALPI” (Classi 1^ A e 1^ B);
2) Scuola secondaria di I grado”PESCARA 6, B. CROCE” (Classi 1^ A e 1^ B);
3) Scuola secondaria di I grado “PESCARA 7, ANTONELLI” (1 classe);
4) Scuola secondaria di II grado “DI MARZIO – MICHETTI” (DI MARZIO, Classe 4^ BOD, settore servizi socio-sanitari; MICHETTI, Classi 4^ ASS servizi socio-sanitari e 4^ BSS servizi socio-sanitari);
5) I.I.S. “U. POMILIO” di Chieti (Classe 1^ TECNICO ABBIGLIAMENTO, Classe 2^ SERVIZI SANITARI, Classe 3^ TECNICO ABBIGLIAMENTO);
6) “ITIS DI SAVOIA” di Chieti (E’ la scuola che frequentava il giovane Michael Narducci).
Nell’ottica del dono, in un periodo di grandi ristrettezze anche per le Scuole, l’Associazione “Domenico Allegrino” Onlus ha voluto regalare alle classi intervenute, materiali didattici utili per lo svolgimento delle loro attività.
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